Festa di San Giuseppe a Marettimo
È un momento molto sentito nell’isola, che segna il passaggio dall’inverno alla bella stagione. Facendo da richiamo a tantissime persone che ogni anno si danno appuntamento a Marettimo per l’importante ricorrenza religiosa. Compreso chi ormai risiede altrove per lavoro. Le celebrazioni in onore del santo patrono hanno inizio con una novena e l’immagine del santo viene incorniciata presso gli “Altari” che le famiglie allestiscono nelle proprie case. Oltre all’immagine del santo e della sacra famiglia vengono esposti oggetti simbolici come tre arance, i “cucciddrati” (di pane), i “panuzzi”, ceri accesi, vasi colmi di barcu, la violacciocca sinuata che fiorisce a Marettimo in questo periodo.
L’atmosfera di festa è già viva il giorno della vigilia per l’alza bandiera con l’effigie di San Giuseppe e l’arrivo della banda musicale, che attraversa le vie del paese a raccogliere fondi per un particolare rito. La sera, infatti, tutta la popolazione assiste al rito della “Duminiara”: tre grandi fuochi che metaforicamente rappresentano la sacra famiglia. Si tratta della tradizionale vampata di San Giuseppe.
Il 19 marzo, giorno della festa ha inizio con il suono della banda musicale. Nella piazza principale del paese si allestisce un palco, addobbato con ramoscelli di murtiddra raccolti il giorno prima, il mirto che alla fine della cerimonia adornerà i campiuna delle barche. Dopo il rito religioso, celebrato solitamente dal vescovo della diocesi di Trapani, su una tavola imbandita si svolgerà il tradizionale pranzo detto Ammitata di Santi.